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Arretrati Dipendenti Funzioni Centrali: ecco quando arrivano

lentepubblica.it • 4 Giugno 2022

arretrati-dipendenti-funzioni-centraliEcco quando è previsto l’arrivo in busta paga degli arretrati destinati ai dipendenti del comparto delle Funzioni Centrali.


Dopo il via libera definitivo da parte della Corte dei Conti, Aran e sindacati hanno posto sul testo la firma definitiva.

Si tratta di un’intesa estremamente importante per comprendere anche quali saranno le novità anche per tutti gli altri comparti.

L’approvazione definitiva segue il parere favorevole del CdM arrivato di recente. Maggiori informazioni sul rinnovo sono disponibili in questo articolo.

Chi appartiene al comparto Funzioni Centrali?

L’applicazione degli effetti economici del contratto collettivo ha interessato il personale non dirigente appartenente all’ex Comparto Ministeri, Agenzia Fiscali, Enti Pubblici non Economici, Enti ex art. 70 del D.lgs. 165/2001 (CNEL, AGID, ENAC – ANSFISA – ANSV), per un totale di 211.000 lavoratori.

Arretrati Dipendenti Funzioni Centrali: ecco quando arrivano

Scopriamo dunque quando è previsto che arrivino gli arretrati in busta paga per i dipendenti del comparto Funzioni Centrali.

Come ricordato sul portale NoiPA  con “emissione urgente nel mese di giugno sono stati elaborati gli importi arretrati spettanti dal 1° gennaio 2019” relativi alle sole voci stipendiali, oltre agli arretrati dovuti per l’aggiornamento dell’indennità di amministrazione spettante dal 1° gennaio 2021 ai soli dipendenti del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e dell’ex Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

A partire dalla mensilità di luglio, ha precisato sempre NoiPA, saranno “aggiornati l’importo tabellare degli stipendi e dell’indennità di amministrazione, mentre l’elemento perequativo di cui all’art. 75 del CCNL 12 febbraio 2018 cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva e sarà conglobato nello stipendio tabellare”.

In pratica i dipendenti interessati dal CCNL Funzioni Centrali ricevono a partire dal 23 giugno 2022 gli arretrati frutto della stipula definitiva, il 9 maggio 2022, del contratto in parola per il triennio 2019–2021. Mentre nel mese di luglio saranno aggiornati importi tabellari degli stipendi, altre indennità ed elemento perequativo.

Le somme arretrate, secondo i calcoli di ARAN, si sono attestate su una media di 1.800 euro lordo IVC per dipendente.

Infine si ricorda che il contratto riconosce a decorrere dal 1° gennaio 2021, a ciascun dipendente, un incremento stipendiale “pari a circa 105 euro medi per 13 mensilità, includendo le ulteriori risorse che sono state da ultimo stanziate nella Legge di bilancio per il 2022”.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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